Tracce di esoterismo nella Libera Muratoria inglese del XVIII secolo - Prima parte
di Padre Paolo M. Siano, FI, – Anno XVII. 2-2022 – sez. Historica – p. 15-84
L’Autore scorge tracce di esoterismo nella Libera Muratoria inglese del XVIII secolo. I principali contenuti di questa puntata: Caino, quale primo Maestro Massone; elementi di magia nella ritualità massonica; Gnosi, Cabala, Druidi… Inoltre, il celebre massone Andrew Ramsay, quietista e cabalista, teorizza la redenzione finale del diavolo e dei dannati…
- INTRODUZIONE CON BREVI NOTE SULL’ESOTERISMO
Mi riallaccio al mio precedente studio sulla Massoneria inglese pubblicato in quattro puntate su Fides Catholica1 : Alle radici di esoterismo e ritualità della Craft Freemasonry tra XVII e XVIII secolo. Nella quarta e ultima puntata mi sono fermato al 1730, anno in cui a Londra l’ex massone Samuel Prichard pubblica il rituale dei Tre Gradi di Apprendista, Compagno e Maestro della Massoneria “moderna” fondata nel 1717. In quello studio ho evidenziato gli elementi esoterici del testo di Prichard, in particolare la Leggenda di Hiram del Terzo Grado di Maestro Massone.
Nel frattempo ho proseguito lo studio su personaggi e testi della Massoneria inglese del XVIII secolo evidenziandone tracce o contenuti esoterici, iniziatici. Anche se esula dai limiti cronologici del presente studio, anticipo che nel primo ventennio del XIX secolo ci saranno sviluppi importanti per la Massoneria inglese: nel 1813 la fusione della Gran Loggia degli “Antients” con la Gran Loggia dei “Moderns” e quindi la fondazione dell’attuale United Grand Lodge of England (UGLE), poi la formazione di nuovi Rituali tra cui il celebre Rituale Emulation.
Nella prima parte di questo studio ritengo utile ritornare sul primo trentennio del XVIII secolo inserendo nuovi dati che non conoscevo ancora o che non ho potuto inserire nelle mie precedenti quattro puntate sulla Craft Freemasonry.
* * *
La mia ricerca è incentrata sulla presenza dell’esoterismo nella Massoneria inglese. Cosa intendo per esoterismo? L’esoterismo non è solo l’insieme di riti, insegnamenti, segni, usi riservati agli Iniziati (ad esempio, della Libera Muratoria), bensì anche l’insieme di quelle “scienze” o “conoscenze” accomunate da Gnosi & Magia (Ermetismo, Cabala ebraica…)2 di cui si riscontrano tracce o elementi sia nella letteratura iniziatica che nella ritualità della Libera Muratoria comunemente chiamata Massoneria.
Secondo lo studioso Pierre Riffard, l’esoterismo consta di due aspetti: la Gnosi, intesa come conoscenza rigeneratrice, e l’ermetismo, inteso quale linguaggio segreto. Il primo elemento non è puramente speculativo, poiché la Gnosi è Conoscenza che pretende di operare effettivamente la Rigenerazione dell’Uomo; l’altro elemento, l’ermetismo, non è solamente pratico, bensì anche speculazione su segni e simboli3.
Di recente il Gran Maestro della Gran Loggia Regolare d’Italia, Fabio Venzi, ha spiegato che la Gnosi (intesa quale Conoscenza, il Sé, Coniunctio Oppositorum…) è elemento centrale dell’esoterismo (inteso quale Conoscenza della Verità e della Realtà per pochi Eletti o Iniziati)4 . Proseguiamo con Pierre Riffard il quale osserva che il fenomeno dell’esoterismo presenta degli elementi invarianti che si riscontrano in tutti i tipi concreti di esoterismi; tra questi elementi invarianti ci sono le scienze occulte: «Non c’è esoterismo che non faccia ricorso alle scienze occulte»5 . E ancora:
«Bisogna anche aggiungere che non ci è noto alcun esoterista né alcun esoterismo che non faccia uso delle arti occulte principali sono l’alchimia, l’astrologia e la magia; ma importantissime anche la medicina occulta, la divi nazione, la ierurgia, la talismanica e le arti ieratiche»6.
Anche lo studioso e massone Antoine Faivre (1934-2021) fa comprendere l’intimo legame tra esoterismo e magia. Cercando di definire l’esoterismo nel modo più preciso possibile7 , Faivre lo presenta come una corrente di pensiero occidentale con alcuni caratteri intrinseci, tra cui:
- la teoria delle corrispondenze ( es. il motto alchemico-ermetista della Tavola di Smeraldo: “Ciò che è in alto è come ciò che è in basso e ciò che è in basso è come ciò che è in alto per formare il miracolo della Cosa Una”) esistenti nella natura visibile (es. tra i pianeti ed il corpo umano, dottrina che è la base dell’astrologia) e invisibile (tra il mondo naturale e quello celeste e sovraceleste…);
-
la teoria della Natura viva da conoscere e manipolare concretamente (principio fondamentalmente magico);
- il concetto, tipicamente alchemico, di trasmutazione dell’adepto, ossia la sua metamorfosi, il passaggio da un piano (o livello) all’altro, per cui l’esoterismo non è affatto una forma di spiritualità puramente speculativa8 .
2. SPIONAGGIO, DIPLOMAZIA E MASSONERIA INGLESE
Prima di entrare nel tema del mio studio, desidero sottolineare una dimensione particolare che caratterizza, sin dai primordi, alcuni ambienti della Massoneria moderna inglese. È l’attività di spionaggio o “intelligence”. Come ho già notato in un mio studio precedente, Massoneria/Esoterismo & Spionaggio hanno in comune: segreto, riservatezza, ricerca di informazioni o conoscenze da non comunicare sempre o del tutto al mondo “profano”, azione molto discreta nel mondo “profano”… Da un lato gli ambienti dei “Servizi” o “Agenzie” o “Uffici” di Informazioni sono come un mondo “iniziatico” cioè riservato agli “addetti ai lavori”… Dall’altro lato la Massoneria è anche un po’ come i “Servizi” perché in modo discreto, avvia gli Iniziati alla Ricerca, alla Conoscenza…9 Perciò non sorprende che Massoneria e Servizi possano “toccarsi” e “intrecciarsi”…
A questo proposito rimando a un libro molto interessante, Espionage, Diplomacy & the Lodge (2017) scritto dal massone Richard (Ric) Berman (UGLE; membro della “Quatuor Coronati Lodge No. 2076” di Londra) il quale analizza gli intrecci tra Spionaggio-Diplomazia-Massoneria inglese nella prima metà del secolo XVIII attorno alla figura di Charles Delafaye (1677-1762), Sotto-Segretario di Stato, magistrato, ugonotto, anti-giacobita, capo di spie («spymaster») e massone dell’influente Loggia “Horn Tavern Lodge” in Westminster (Londra). È principalmente Delafaye, attraverso una rete di spie, a far monitorare e decriptare la posta di personaggi sospettati di complotto giacobita contro il governo inglese “whigh” e hannoveriano. In quel periodo il capo della “Horn Tavern Lodge” è il Duca di Richmond; alla Loggia appartengono personalità del «Whig establishment», ossia un insieme di politici, aristocratici, militari, scienziati e membri prominenti della società londinese della prima metà del Settecento10.
Berman definisce così la “Horn Tavern Lodge”:
«The lodge was the principal force behind freemasonry’s remoulding and politicisation, with a kernel of members who exercised almost unimpeded sway within the Grand Lodge of England in 1717 through to the 1730s»11.
Berman ritiene che la Loggia “Horn” dominava la gerarchia della Gran Loggia d’Inghilterra (fondata nel 1717), dato che da quella Loggia provennero ben 5 Gran Maestri tra il 1719 e il 1726, e un Deputato Gran Maestro ogni anno, eccetto due, dal 1720 al 1735. Altri membri della Loggia “Horn” hanno occupato ruoli importanti in Gran Loggia: Gran Segretario, Gran Tesoriere, Gran Sorvegliante. La Loggia “Horn” forniva di fatto la metà del “Grand Charity Committee” della Gran Loggia d’Inghilterra12.