PERIODICO ANNO XVII. 1-2021
EDITORIALE
Siamo diventati così buoni e misericordiosi da assolvere anche Giuda. L’abisso della misericordia si scontra con l’abisso del suo peccato. Se l’abisso invoca l’abisso (cf Sal 42 [41]), allora quel peccato non potrebbe non essere ingoiato e dimenticato in un abisso “più grande”, che desta sicuramente scandalo, ma è lo “scandalo della misericordia divina”. Così fu presentata la misericordia dall’Osservatore Romano, il 1° aprile 2021, Giovedì Santo, raffrontandola con la figura enigmatica di Giuda. In quel giorno il quotidiano vaticano pubblicò due pezzi sull’Iscariota senza far troppo mistero della speranza nella sua salvezza. Uno dei due “testi” era un quadro di un cattolico francese raffigurante un Gesù nudo chino su Giuda tolto dall’albero del suo supplizio, nell’atto di abbracciarlo e di porgergli l’estremo conforto. Il quadro, spiegava l’editoriale di A. Monda, è “frutto delle meditazioni” di papa Francesco raccolte nel suo libro Quando pregate dite Padre Nostro (2018). Qui il Pontefice riprende una sua opinione espressa più volte1, sulla possibile salvezza di Giuda, ispirandosi in particolare, con un’interpretazione tutta personale, al capitello della Chiesa di Vézelay in Francia, che raffigurerebbe Gesù Buon Pastore con Giuda morto sulle sue spalle come una pecorella smarrita da portare in salvo2. LEGGI TUTTO
HISTORICA
Appunti sul “Mostro di Firenze” (MdF) & la Pista Esoterica - Seconda parte
di Padre Paolo M. Siano
In questa seconda puntata sulla pista esoterica dei delitti del Mostro di Firenze, l’Autore illustra altri due libri del poliziotto Michele Giuttari, integrandoli con testimonianze ricevute direttamente da un importante inquirente, l’allora Pubblico Ministero di Perugia, Giuliano Mignini. L’asse investigativo Firenze-Perugia alza il tiro delle indagini cercando i possibili mandanti dei delitti fiorentini ed è proprio allora che Giuttari e Mignini incontrano ostacoli incredibili.
PHILOSOPHICA
Protestantesimo e ateismo filosofico. Il caso di Immanuel Kant
di Stefano Fontana
La modernità si dipana come “ateismo filosofico”, cioè come pensiero incapace di Dio. Alla base della filosofia moderna non vi è il contenuto del pensiero, ma l’atto del pensare, un’auto-postulazione che pretende di far scaturire dall’atto del pensiero la realtà e l’agire. Un principio di immanenza cela la scelta necessaria dell’ateismo. La Riforma protestante, che comporta una filosofia atea, non si identifica con la modernità ma la introduce e la caratterizza. Il protestantesimo è fideisticamente credente ma filosoficamente ateo, ed è l’uno perché è l’altro. L’ateismo filosofico ha una matrice teologico-luterana; non inizia però solo con Hegel per concludersi poi con Nietzsche, ma già con Kant che prova a fondare non la morale su Dio ma Dio sulla morale, ricercando una “fede nella ragione” che esclude il soprannaturale.
Appunti sul “Mostro di Firenze” (MdF) & la Pista Esoterica - Seconda parte
di Padre Jean-François M. Coudjofio, FI
Continua lo studio comparato dei fondamenti della teologia morale di san Bonaventura e del beato Giovanni Duns Scoto. In questa parte l’Autore evidenzia il peso imprescindibile dell’istanza oggettiva nella valutazione morale e mostra l’importanza primaria dell’ordinazione dell’uomo a Dio secondo il Beato. Con l’approfondimento dell’ontologia dell’atto morale viene dato un contributo notevole alla comprensione della nozione di intrinsecum malum. Colpisce molto l’ortodossia e la coerenza logica degli argomenti del Difensore dell’Immacolata Concezione e della primazia del Verbo Incarnato.
THEOLOGICA
Competenza Eucharistica
di Winfried Wermter, CO
Succede spesso che mentre nei diversi ambiti dello scibile e della vita si richieda una “competenza” adeguata per poter operare, quando invece ci si accosta al mistero dell’Eucaristia prevalgono superficialità e ignoranza che aprono la strada al sacrilegio. Il saggio si propone di rendere edotto chi si accosta a questo grande Sacramento, partendo dall’Eucaristia come mistero di fede, memoriale della Morte di Gesù in Croce, sacrificio di espiazione e soddisfazione vicaria offerta da Gesù al Padre in nostro favore. Con la prima Lettera ai Corinzi, poi, si distingue una degna recezione dell’Eucaristia da una indegna, secondo quanto san Paolo ha ricevuto direttamente dal Signore. Tutto ciò conduce a vivere una vita eucaristica, improntata su tre connotati: obbedienza, offerta e adorazione.
RECENSIONES
Recensioni
di Autori vari
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- Padre Ambrogio M. Canavesi – Padre Wawrzyniec M. Waszkiewicz, Guerrieri serafici. Racconti di pace e bene… e guerra
- Roberto de Mattei, San Pio V. Storia di un Papa Santo
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