COMMENTARIA

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La Russia negli scritti di Joseph de Maistre e della sua posterità intellettuale russa

Anno XVII, 2-2022

Joseph de Maistre trascorse quattordici anni a San Pietroburgo come ministro plenipotenziario del re di Sardegna, dal 1803 al 1817. Per quanto riguarda il pretto aspetto diplomatico della sua attività, egli venne in pratica abbandonato a se stesso dal suo governo, che lo aveva in sospetto: il fatto è che per l’ampiezza delle proprie concezioni metapolitiche il conte non poteva limitarsi a essere semplicemente “l’ambasciatore di un piccolo regno di terz’ordine”, come ha scritto Ernesto Galli della Loggia nella sua introduzione, alquanto insolente, alla raccolta dei dispacci maistriani da Pietroburgo aventi per oggetto l’invasione napoleonica.

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La coerenza e il coraggio della fede. Il servo di Dio Enrico Medi: un esempio che ci sospinge alla “buona battaglia”

Anno XVII, 2-2022

La nostra mentalità contemporanea è così assorbita e ormai assuefatta dall’ideologia marxista che la massa non si rende conto di vivere nel pieno dell’apoteosi del progetto nativo socialcomunista. Come cento anni fa la povera gente non poteva mangiare se non aveva “una tessera” ben precisa, anche oggi – all’apparenza è cambiato solo il colore, prima era il trionfo del “rosso”, ora è il trionfo “green” –, la situazione non è affatto diversa. Assistiamo alle stesse strategie fondate su calunnie che hanno il solo scopo di mettere in cattiva luce coloro che non aderiscono alla “novella” ideologia del momento, i quali sono etichettati come gli individui più pericolosi e complottisti del paese: è la stessa e banale dinamica che si ripete da più di cent’anni in tantissimi altri paesi.

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Alcune note a margine del Breve Trattato sulla Divina Provvidenza di Roberto de Mattei

Anno XVII, 2-2022

Il mondo mostra oggi una finitudine insensata che rischia come non mai di offuscare la vista della fede, una finitudine che la Chiesa deve combattere non con le stesse armi del mondo né sedendosi a compromesso col mondo, ma con l’autentica dottrina che oggi più di sempre deve essere «gridata dai tetti» (Mt 10,26-33). Mi sembra doveroso, perciò, rendere onore all’Opera omnia di Roberto de Mattei, che negli anni tanto ha contribuito coi suoi studi di apologetica, di storia religiosa, di diritto, di ecclesiologia, di teologia, di filosofia politica e di filosofia della storia, a diffondere ovunque la sana dottrina cattolica. Il professor de Mattei s’impone come uno dei principali maestri nel panorama cattolico, di cui la Chiesa ha più che mai bisogno nell’epoca attuale.

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Il servo di Dio Enrico Medi: lo “scienzato dell’Immacolata”

Anno XVII, 1-2022

Oggi che la scienza è messa in opposizione alla fede, quest’ultima non può che andare nella direzione opposta alla sua vocazione intrinseca: contro l’uomo, la sua dignità, la vita. Per Enrico Medi, scienza e fede erano indissolubilmente unite e non certo in contrasto tra loro; era convinto che «l’uomo non è fatto a cassetti: qui il fisico, là il religioso, il politico, il filosofo. L’uomo è uno». Questa opposizione tra fede e scienza non può che portare l’uomo verso l’autodistruzione. Enrico Medi, allora, da scienziato credente, ci indica un percorso inverso, che pone come vertice creaturale l’Immacolata.

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San Giuseppe, un santo da riscoprire

Anno XVII, 1-2022

In occasione dell’anno iosefino proclamato da papa Francesco, il primo della storia dedicato a san Giuseppe, nel semestre primaverile 2021, ho avuto la preziosa opportunità di tenere un corso per gli studenti della facoltà teologica di Lugano (CH) dal titolo: Teologia di San Giuseppe: “Percorsi biblici, storici, sistematici e pratici”. Le lezioni le ho poi raccolte in un libro, pubblicato con un titolo più accattivante per eventuali lettori: San Giuseppe un santo da riscoprire. Il libro pubblicato dall’editrice cattolica Mimep-Docete, nell’autunno 2021, ha lo scopo di aiutare a riscoprire l’importanza della figura di san Giuseppe, della teologia legata al mistero della Redenzione, il valore del suo ruolo di Patrono della Chiesa e la sua necessaria presenza per una pastorale famigliare rinnovata, in una società “orfana di padri” come spesso avvertiamo.

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La vita spirituale durante una pandemia

Anno XVI, 2-2021

Divido questo mio intervento1 in due momenti: rifletto dapprima sull’importanza di nutrire la vita spirituale in una situazione di calamità, quando cioè è più difficile decifrare la presenza di Dio e pertanto si richiede una fede e una speranza più solide, e poi proverò ad offrire una lettura della presente situazione epidemico-pandemica causata dal Covid-19, evidenziando le cause di una sì carente risposta teologico-spirituale al fenomeno.

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L’avanzata sovvertiva dell’anticristo

Anno XVI, 2-2021

L’attuale rincorsa verso un pensiero globalista di nuovo umanesimo sta prendendo sempre più velocemente una vera e propria fisionomia. L’apostasia intesa come ripudio totale della fede cristiana miete le sue molteplici vittime in un’avanzata di conquiste antimorali che stanno creando e promuovendo minacciosi venti di “cristianofobia”, volti a promuovere “nuovi valori”: una nuova fede e un nuovo credo ideologico in opposizione al Vangelo. San Paolo, però, ci avverte di stare attenti a non farci ingannare: «Prima infatti dovrà venire l’apostasia e dovrà esser rivelato l’uomo iniquo, il figlio della perdizione» (2Ts 2,3-12). 

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Tecnoburocrazia sanitaria, utopia gesuitica e stato mondiale

Anno XV, 2-2020

Non c’è dubbio che il clima filosofico della Restaurazione sia stato propizio a che la sistematizzazione del sapere scientifico attribuita all’Illuminismo da un tipico esponente del pensiero positivista come Hippolyte Taine si determinasse ulteriormente nella direzione dello scientismo tecnocratico, quello che tuttora informa la mentalità comune; e ciò mediante l’opera di un uomo che aveva esperito fino in fondo la vita del Settecento, il conte Claude-Henri de Saint-Simon.

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Il Vaticano II e il calvario della Chiesa

Anno XV, 2-2020

Si è riacceso di recente il dibattito sulla corretta interpretazione del Concilio Vaticano II. È vero che ogni Concilio porta con sé problemi interpretativi e molto spesso ne apre di nuovi anziché risolvere quelli prefissatisi. Il mistero porta sempre con sé una tensione tra il detto e l’indicibile. Basti rammentare che il problema della consustanzialità del Figlio con il Padre del Concilio di Nicea (325) contro Ario fu stabilita in modo inconcusso solo sessant’anni dopo con il I Concilio di Costantinopoli (385), quando fu definita anche la divinità dello Spirito Santo. Venendo a noi, dopo circa sessant’anni dal Concilio Vaticano II, abbiamo non la chiarificazione di qualche dottrina di fede ma un ulteriore obnubilamento.

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Chi sono io per parlare?

Anno XV, 1-2020

La situazione presente della Chiesa è davvero raccapricciante. Una lotta intestina ingaggiata tra verità e potere la logora. Verità significa fede da accogliere e da custodire così come ricevuta da Cristo attraverso gli apostoli; potere invece è l’uso della propria autorità per cambiare a tutti i costi la fede e adattarla al sentire della cultura dominante. Sembra che un riverbero di questa lotta si manifesti sul piano morale nell’antagonismo tra castità e impurità, tra la conservazione del Matrimonio e del Sacerdozio per ciò che sono e l’imporsi del libertinismo e del desiderio di scegliere ciò che invece è più comodo e più facile, giustificato con parvenze di dottrina.

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Cristianesimo, immigrazione e gnosi

Anno XV, 1-2020

Il pensiero cattolico ha elaborato da secoli tutte le risposte alla questione dell’immigrazione: dietro il ribaltamento della dottrina tradizionale in merito, oltre all’influsso di potenti correnti intellettuali contemporanee, si cela uno dei più antichi nemici del Cristianesimo, la gnosi.

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«Se Dio non fosse all’opera anche in una pandemia, non saprebbe più trarre il bene dal male»: un’intervista con padre Serafino M. Lanzetta

Anno XV, 1-2020

La presente intervista è stata condotta da Aurelio Porfiri ed è stata pubblicata originariamente on-line nel sito di Aldo Maria Valli.
La pandemia è un castigo di Dio?
Partiamo dall’adagio popolare, secondo cui “non si muove foglia che Dio non voglia” e chiediamoci: qual è il rapporto tra un evento storico in generale, e in questo caso specifico una pandemia, e Dio? L’accadimento è legato alla Provvidenza oppure Dio è assente mentre gli eventi scorrono sotto i nostri occhi?

Tradizioni petrine nella Roma del IV secolo: il caso dello Pseudo-Egesippo

Anno XIV, 2-2019

Nella ricerca da me effettuata e di cui presento in questo abstract solo una parte, mi sono occupata di analizzare le relazioni tra la Passione di Pietro e Paolo scritta dallo Pseudo-Egesippo e le tradizioni precedenti e coeve su Pietro a Roma.

L’occidentalismo cristiano di Pëtr Čaadaev

Anno XIV, 1-2019

La riflessione sul destino storico della Russia, che sappiamo avere una portata escatologica, ha ricevuto un impulso decisivo da Pëtr Jakovlevič Čaadaev, un pensatore influenzato dalla scuola cattolica tradizionalista; né questo è l’unico motivo di interesse della sua figura e della sua opera.

La vera idea della Rivoluzione di Franciadi Francesco Soave e la pubblicistica controrivoluzionaria coeva

Anno XIV, 1-2019

Mentre Francesco Soave pubblicava la Vera idea della Rivoluzione di Francia, un illustre contemporaneo (fra i molti che ne erano rimasti inorriditi) andava compendiando in versi la situazione venutasi a creare nel paese transalpino, con quest’efficacia: «Vil scelleranza, a cui licenza arride, tutto l’altrui fa suo; gli schiavi ha sciolti: liberi, e buoni in duri ceppi ha colti; odia i tiranni, e libertade uccide:

Una crisi senza precedenti

Anno XIII, 2-2018

In seguito al report del Grand Jury della Pennsylvania (USA), circa i gravissimi casi di abusi sessuali commessi dal clero negli ultimi 70 anni e al caso dell’arcivescovo americano McCarrick, insieme ad altri fatti gravissimi di abusi sessuali ormai diffusi quasi ovunque – in Cile, Honduras, Australia, Germania, Inghilterra, Irlanda –,

La tradizione del Diritto comune

Anno XIII, 2-2018

Secondo una definizione generalissima, ma non priva di verità anche se fatta oggetto di alcune critiche (Paolo Grossi1), il Diritto comune è il Diritto romano applicato in epoca medioevale. Questa definizione, che risale almeno a Friedrich Carl von Savigny, che distingueva dall’uso antico un uso medievale e un uso moderno del Diritto

L’anticristo. Aspetti biblici e sistematici

Anno XIII, 1-2018

Riportiamo due interviste di don Manfred Hauke sulle apparizioni della Madonna a Međugorje, la cui autenticità è ancora da essere esaminata a fondo e chiarita definitivamente dalla Chiesa. Nel frattempo si è pensato di dare una soluzione pastorale al fenomeno, tacendo però sulla sua bontà dottrinale. La situazione di

L’anticristo secondo Reinhard Raffalt

Anno XIII, 1-2018

In seguito al report del Grand Jury della Pennsylvania (USA), circa i gravissimi casi di abusi sessuali commessi dal clero negli ultimi 70 anni e al caso dell’arcivescovo americano McCarrick, insieme ad altri fatti gravissimi di abusi sessuali ormai diffusi quasi ovunque – in Cile, Honduras, Australia, Germania, Inghilterra, Irlanda –, la