Catechesi di P. Serafino M. Lanzetta, tenuta a Radio Buon Consiglio il 4 maggio 2020.
Maria è veramente “Corredentrice” perché è veramente nostra Madre. Il fatto che il Concilio Vaticano II non abbia utilizzato il termine per motivi ecumenici non significa che questa verità sia stata di colpo abolita dal patrimonio della fede della Chiesa. Oltretutto, l’ultimo Concilio vi fa riferimento anche senza utilizzare la parola (cf. ad es. LG 58). “Corredentrice” significa che Maria ha collaborato attivamente con Cristo alla nostra rigenerazione soprannaturale. Se la sua maternità spirituale non fosse corredentiva, cioè generativa della grazia della salvezza nel suo dolore di Madre, come di una partoriente durante il travaglio del parto, non sarebbe reale ma solo simbolica. Intimistica. Di più, se Maria non è Corredentrice non è neppure discepola. Seguire Cristo fedelmente implica un assenso, una collaborazione con la grazia, una cooperazione. La Vergine Maria è discepola in modo unico perché ha collaborato con Cristo in modo singolare non alla sua ma alla nostra salvezza. Virgo Co-redemptrix ora pro nobis!
Buona visione!
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