«I peccati della carne non sono i più gravi» ha detto papa Francesco ai giornalisti sul volo di ritorno dal suo recente viaggio in Grecia, commentando l’accettazione delle dimissioni del Vescovo di Parigi. Si tratta di qualcosa che il papa ha espresso già in altre occasioni. È vero che ci sono peccati più gravi dell’impurità. Si pensi ad esempio alla bestemmia o all’apostasia. Però, a parte il fatto che ogni peccato mortale, in sé stesso, più o meno grave rispetto ad altri, è causa di eterna dannazione, in ogni caso, il peccato impuro è quello più comune e per giunta quello che manda più anime all’inferno. “L’angelicità” come dice Francesco è più nefasta, vero. Ma è proprio l’impurità che sempre la presuppone; anzi è il suo più riuscito manifesto di tutti i tempi.
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